mercoledì 13 gennaio 2010

COMUNICAZIONE E RELAZIONE AFFETTIVA....


Nella comunicazione genitore e figlio/a uno degli aspetti più importanti ma che allo stesso tempo si presenta come quello più difficile da comprendere è l’ascolto.
L’ascolto, in una rapporto comunicativo, è essenziale per comprendere al meglio il punto di vista, le emozioni e le sensazioni che quella data persona sta provando.
In famiglia la maggior parte delle discussioni che si manifestano sono portate a un cattivo ascolto che avviene sia dalla parte genitoriale sia dal figlio/a.
Il genitore deve capire che l’ascoltare deve essere interpretato come un’azione empatica, e non di giudizio, che egli fa nei confronti del figlio/a, cioè comprendere e capire le emozioni trasmesse da quest’ultimo.
In questo modo è possibile capire meglio le esigenze del figlio il quale, parlando con il genitore, richiede automaticamente il suo sostegno per comprendere meglio gli elementi del mondo che lo circondano e che tipo di atteggiamento adottare.
Anche nelle decisioni da prendere e nella definizione delle regole è importante cercare di mantenere un atteggiamento di negoziazione. L'atteggiamento più efficace, in base all'età, potrebbe essere quello di stabilire degli orientamenti, dopo averli discussi, con i figli, cercando di arrivare a delle regole il più possibile condivise, senza imposizioni troppo rigide.
E’ molto importante riuscire a stabilire un canale comunicativo tra i famigliari perché la famiglia è il primo appiglio che un giovane sa di avere e sa di poterci contare. Proprio per questo motivo saper ascoltare e parlare in modo tranquillo senza innescare atteggiamenti aggressivi crea, soprattutto nell’adolescente, un senso di tranquillità e di conforto perché sa di avere genitori che riescono a capirlo, ascoltarlo e aiutarlo nel momento del bisogno.
Ascoltare il proprio figlio o figlia non significa dargli ragione in ogni minima cosa che dice e o che fa, ma bensì riuscire a immedesimarsi nella sua situazione, punto di vista, per comprendere al meglio il disagio che lo affligge e di conseguenza potergli comunicare la soluzione più adeguata.
Favorire la comunicazione, l'espressione ed il confronto sulle diverse reazioni emotive (amore, rabbia, insofferenza,tenerezza, frustrazione, affetto, passione, attaccamento, avversione, indifferenza, solidarietà, ostilità, ecc.) dei singoli membri della famiglia, permette di individuare e verificare modalità alternative di comportamento così da ampliare il repertorio espressivo verso canali più adatti e funzionali.

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