Durante la ricreazione, Alessandro, un alunno di seconda media, si avvicina a Luca e mentre con una mano gli torce il braccio dietro la schiena, con l’altra gli punta un coltellino sotto la gola costringendolo a ripetere davanti a un gruppo di compagni: ”Sono il tuo schiavo e tu sei il mio padrone”. Nonsiamo in una scuola del Bronx , ma in una scuola media del Veneto.
Da diverso tempo anche in Italia il fenomeno del bullismo viene riconosciuto come uno spiacevole aspetto della vita scolastica. E' opportuno però fare una chiarificazione terminologica: bullismo è la traduzione letterale della parola inglese "bulling" che ha un significato un po' diverso rispetto all'accezione italiana. Tradizionalmente, nel nostro Paese viene considerato "bullo" un individuo dotato di molto esibizionismo, piuttosto sbruffone, che ama fare il gradasso e che spesso tende a prevaricare, senza mai però raggiungere quelle caratteristiche di cattiveria e di sadismo che invece sono tipici del fenomeno del bullismo così come viene spesso osservato in ambito scolastico. E’ quindi da considerare impropria la traduzione del termine “bulling” con bullismo, anche se ormai tale errata traduzione è ampiamente diffusa nel nostro Paese.
Varie ricerche sull’argomento hanno evidenziato alcuni fattori che possono predisporre alcuni alunni ad assumere il ruolo di bulli:
SI PARLA DI BULLISMO QUANDO ENTRANO IN CAMPO I SEGUENTI FATTORI:
Il desiderio di fare del male
un'azione offensiva
uno squilibrio di potere
(solitamente) ripetizione
un utilizzo ingiusto di potere
piacere evdidente da parte dell'aggressore
la sensazione della vittima di essere oppressi
Esistono varie forme di bullismo:
BULLISMO DIRETTO | BULLISMO INDIRETTO | |
ABUSO VERBALE | Offese verbali | Persuadere un’altra persona a criticare o insultare qualcuno |
Criticismo scorretto | Diffondere pettegolezzi malevoli | |
Insulti, soprannomi offensivi | Telefonate anonime, e-mail | |
ABUSO GESTUALE | Gesti minacciosi od osceni | Allontanare o distogliere deliberatamente lo sguardo per ignorare qualcuno |
Sguardi minacciosi | ||
MEZZI FISICI | Percosse | Far sì che un’altra persona aggredisca qualcuno |
Buttare oggetti | Spostare e nascondere oggetti personali | |
Utilizzo di un’arma | ||
BULLISMO RELAZIONALE | Formare apertamente una coalizione contro qualcuno | Persuadere un’altra persona ad escludere qualcuno |
" CONSIDERAZIONE PERSONALE "
Ma come mai un ragazzo/a arriva a comportarsi in questa maniera?
Generalmente in queste situazioni vi è un problema famigliare di fondo, in cui il giovane non si sente appagato dai propri genitori i quali non si interessano sufficientemente del proprio figlio.
E' molto importante per un giovane potersi fidare dei propri genitori, saper che loro sono sempre disposti ad aiutarlo a essere da supporto nei momenti di difficoltà.
Nel momento in cui questo sostegno viene a mancare il giovane si ritrova in netta difficoltà, non sa più come affrontare gli eventuali problemi che gli si presentano davanti durante la vita quotidiana, non riesce a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e di conseguenza la maggior parte delle volte cade in inganno.
Nell'esempio sopra citato vediamo come questo ragazzo, di nome Alessandro, si comporti come un delinquente vero e proprio puntando il coltello alla gola di un suo compagno.
A mio avviso, in questo caso, mettendomi nei panni di Alessandro, capisco che così facendo riesco ad ottenere quell'attenzione che i miei genitori mi hanno privato, riesco a crearmi un mio regno un mio mondo dove IO sono il padrone e riesco ad ottenere rispetto.
Il rispetto, insieme alle GIUSTE attenzioni che un adolescente deve avere, sono 2 elementi molto importanti nell'educazione di un giovane. Senza di queste lui si ritrova in difficoltà, in sostanza non sa che pesci pigliare.
Quindi quando in televisione sentiamo genitori dire " eh ma mio figlio non farebbe mai una cosa simile.... " oppure " Eh ma io non gli ho insegnato questo...." bè...... Mi viene da ridere.... perché è logico che se un ragazzo tiene atteggiamenti violenti di questo genere se non più gravi, vuol dire che c'è qualcosa che non va a livello famigliare.
Quindi i genitori farsi un esamino di coscienza ogni tanto sarebbe corretto. Educare un figlio non è un compito facile è vero.... ma siamo consapevoli che nel mondo moderno NULLA è facile.... tutto lo si ottiene con il sudore della propria fronte... e quindi quando due persone decidono di dare alla luce un figlio sanno a priori che si stanno prendendo una responsabilità non indifferente.....
NB: Per questo post è stato fatto riferimento al seguente link "http://www.educazione-emotiva.it/bullismo-scuola.htm".
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